Stralcio "Secondo Corso di PNL"

27 marzo 2012

Ipnosi di Massa e Livelli Neuro-Logici

Salve a tutti e ben tornati sul mio CaruBlog.
L'argomento che ho intenzione di trattare oggi é l'Ipnosi di Massa e le sue applicazioni nella nostra società. 
Come mia consuetudine mi impegnerò ad esporre l'argomento in modo chiaro e semplice, senza entrare in particolari troppo specifici, così da essere compreso dal più alto numero di lettori. Cercherò anche di creare un legame tra l'ipnosi di massa e i Livelli Logici di Robet Dilts. A tal proposito consiglio, coloro che non l'avessero letto, di dare una "sbirciatina" al post che parla di questo strumento che Dilts ha elaborato ed affinato attraverso gli studi di Gregory Bateson.
(link al post sui LIVELLI LOGICI)  ...oltre alle informazioni che mi propongo di darvi vi consiglio un video (in fondo al post) che tratta l'argomento in modo molto dettagliato. Mi scuso anticipatamente, purtroppo ho trovato solo il video originale in lingua inglese, se qualcuno di voi trovasse la versione italiana segnalatemelo e provvederò a sostituirlo. 
E adesso partiamo dall'inizio...

Premetto che userò delle parole che potrebbero essere fraintese e a tal proposito vorrei fare chiarezza. La parola "induzione" sta a significare la metodologia con la quale il soggetto viene portato dall'ipnologo in uno stato di trance. Invece, la parola "trance" sta ad indicare lo stato di massima ricettività alle suggestioni ipnotiche (un sinonimo è: stato ipnotico).
Dopo aver impiegato diverso tempo nello studio dell'ipnosi mi sono reso conto che, benché le modalità d'approccio alle varie induzioni siano molto diverse fra loro, lo stato di trance ipnotica favorisce una naturale assimilazione di suggestioni a livello profondo. Ciò sta a significare che la tecnica usata per portare una persona in stato di trance non altera le possibilità dell'utilizzo dello stato stesso. Mi spiego meglio con un esempio: 
tutti noi conosciamo gli ipnotisti da palcoscenico e spesso li abbiamo visti fare cose strabilianti con soggetti presi volta volta dal pubblico. Talvolta abbiamo riso e talvolta siamo rimasti colpiti dalle numerose potenzialità che l'essere umano ha durante lo stato ipnotico. Ovviamente per motivi scenici l'ipnotista crea delle storie buffe sul palcoscenico per far sì che il pubblico possa divertirsi e passare un'oretta spensierata a teatro durante lo spettacolo. In realtà però, quelle "storie buffe" spesso sono suggestioni che il performer dissemina per i soggetti che vuole mettere in trance e, benché non ce ne accorgiamo, queste suggestioni sono molto più importanti dell'induzione stessa. L'ipnoterapeuta invece ha a che fare con problemi di carattere personale del paziente e non può mettersi ad intrattenerlo come fosse in teatro. Questo lo fa agire in modo molto più professionale e "serioso" nei confronti dell'induzione che utilizza, quindi prepara un percorso diverso per mettere la persona in trance rispetto all'ipnotista da palcoscenico. Al di là del fatto che il primo sia più scherzoso e l'altro sia più serioso il risultato dell'induzione ipnotica rimane lo stesso, ovvero si porta il soggetto ad uno stato di trance. Infatti l'unica differenza che c'è tra uno spettacolo di ipnosi e una terapia ipnotica è proprio l'utilizzo dello stato di trance.
Questo concetto è stato ampiamente dimostrato da Alex William Smith conosciuto con il nome d'arte Jonathan Royle , abile ipnotista da palcoscenico e ipnoterapeuta, insegnante di molti dei più famosi ipnotisti e mentalisti fra i quali anche il famosissimo Derren Brown.
Jonatha Royle nella sua esperienza di oltre 20 anni ha più che confermato quanto le induzioni da palcoscenico possano essere utilizzate anche per scopi terapeutici, sottolineando quanto sia importante il meccanismo di utilizzazione dello stato di trance più che la dinamica con cui si conduce un soggetto in tale stato. Anche il famosissimo Anthony Jacquin, nel suo libro "L'ipnotista, come ipnotizzare chiunque subito", scrive che è assolutamente insensato perdere l'occasione di utilizzare uno stato di trance per immettere suggestioni positive nel soggetto.

Questa breve introduzione a prima vista può essere fuorviante se consideriamo il titolo del post. Vi potreste chiedere: 
"ma che cavolo centra l'ipnosi di un soggetto con l'ipnosi di massa?"
Ebbene aver chiarito questo punto mi da l'occasione di farvi riflettere su come possa essere ininfluente un'induzione rispetto all'altra, e possiamo focalizzare l'attenzione sull'utilizzazione degli stati di trance. E' vero però che un'induzione ad un singolo soggetto può non essere efficace se applicata ad una massa di soggetti... e qui entra in merito il caro vecchio Robert Dilts, con i suoi livelli logici ^_^
Per i più esperti della lingua inglese che riusciranno a seguire il video che ho postato qui sotto, sarà più facile comprendere perché si parla di livelli logici ma, state tranquilli "o voi" che l'inglese non lo conoscete, cercherò di essere particolarmente chiaro ed esplicativo.

Già dall'inizio del secolo XX l'ipnosi comincia ad essere utilizzata in modi veramente stravaganti e non parlo solo degli spettacoli. A cavallo delle due guerre mondiali gli scienziati hanno sperimentato di tutto e di più per quanto riguarda la suggestionabilità delle masse. Ebbene uno dei modelli più diffusi è il seguente:

  1. Portare un gruppo di soggetti in un ambiente completamente diverso da quello di loro provenienza.
  2. Dare delle regole di comportamento che siano uguali per tutti e che siano rispettate.
  3. insegnare e valorizzare nuove capacità che risultino utili ai fini scelti in partenza.
  4. Creare un sistema di credenze e valori che siano connessi con gli obiettivi che ci si propone di raggiungere.
  5. Reimpostare una nuova identità di gruppo e dei singoli soggetti.
  6. Avvalorare questo tipo di percorso attraverso un credo più alto, qualcosa che vada   oltre se stessi.

Ora, per coloro che hanno più confidenza con i livelli logici di Dilts, sarà saltato all'occhio subito l'ordine delle parole che ho scritto qui sopra in grassetto.
Ebbene sì, uno dei meccanismi più utilizzati per controllare le masse o per forgiare nuovi gruppi di adepti ha a che fare proprio con questo tipo di percorso.
Ovviamente le famose regole dell'ipnosi sono ampiamente utilizzate durante lo svolgersi di queste pratiche. Ma vediamo quali sono le regole ipnotiche tirate in ballo...

-Identificazione: far identificare i soggetti in un nuovo ordine di idee.
-Associazione: associare tutte le attività ai "grandi" ideali proposti.
-Azione: fare agire con nuove procedure i soggetti.
-Ripetizione: per fissare le azioni a livello profondo e per far sì che divengano automatiche/naturali.
-Rinforzo: si potenziano le suggestioni portandole ad un livello di profondità tale per cui i soggetti agiranno d'istinto con i nuovi paradigmi "suggeriti" e sosterranno a loro volta il "nuovo sistema d'organizzazione".

Ovviamente sono molte di più le "armi" utilizzate ai fini dell'ipnosi di massa, ma queste già sono sufficienti per dare l'idea delle connessioni tra l'ipnosi di un singolo individuo e l'ipnosi di massa.
Queste tecniche vengono utilizzate da molti guru e santoni nelle loro comunità, da organizzazioni a scopo di lucro che attirano a loro "fiumi" di persone che si aspettano qualcosa in cambio, da organizzazioni religiose e anche dall'esercito.
Forse per comprendere meglio e più semplicemente l'efficacia ed il funzionamento di queste tecniche di ipnosi di massa, sarebbe il caso di fare un esempio proprio con le forze dell'esercito.
Cercherò di rispettare la scaletta qui sopra esposta facendo in modo di chiarire come queste strategie vengano messe in azione meticolosamente:

  1. Vengono reclutati ragazzi e ragazze coetanei previo test e idoneità fisica e psichica.
    Il loro primo compito consiste nel raggiungere un luogo isolato, completamente diverso dall'ambiente familiare e fatti vestire  tutti uguali, in modo da perdere controllo sull'ambiente e ritrovarsi etichettato con un "numero" piuttosto che un nome (prima perdita di identità personale e acquisizione di identità di gruppo).
  2. Vengono date loro delle regole di condotta assai diverse dalla normale ruotine di tutti i giorni, il loro comportamento viene tenuto sotto stretta osservazione da ragazzi più anziani che prima di loro hanno avuto lo stesso addestramento. Orari, modalità d'approccio, linguaggio e posture vengono cambiate radicalmente. Qui ha inizio quel famoso meccanismo che si chiama sovraccarico (overload) e che serve a far sì che le reclute siano più recettive agli ordini (suggestioni).
  3. Vengono insegnati alle reclute nuovi atteggiamenti, nuove materie, nuovi compiti, spesso molto lontani dalle normali mansioni che avevano nella società "civile". Utilizzo delle armi, abilità fisiche, abilità psicologiche, tutte capacità che divengono necessarie per ultimare l'addestramento nei termini richiesti. Ovviamente queste attività sono supervisionate dai più anziani. Questo tende a far avere nuove competenze alle reclute che si possono riconoscere in nuovi ruoli assegnati, e per i più anziani la supervisione lavora sul rinforzo dei valori.
  4. Attraverso il linguaggio, le abitudini, i comportamenti ormai appresi e ripetuti, le attitudini e le posture diverse, si innescano stati emotivi che facilitano il cambio di valori e credenze, si comincia a dimostrare ed apprezzare la vita militare, la sua durezza e a dare importanza al concetto di combattere a tutti i costi. Questo passo è molto importante perché c'è una vera e propria rivoluzione interna e si verifica attraverso l'accettazione di ideali nuovi che sembrano assai migliori di quelli vecchi.
  5. Il processo del cambio d'identità è per così dire ormai inevitabile, alla richiesta del comandante "chi sei ragazzo?" si risponde immediatamente "Soldato Tal dei Tali Signore". Il processo di formazione di identità soldato è ultimata quando dopo "ripetizioni" e "rinforzi" dei meccanismi appresi si è disposti ad assumersi la propria dose di responsabilità.
  6. L'ultimo passo forse è il più importante in questo caso specifico. Vi immaginate se un ragazzo che si sente un soldato volesse andare in guerra e appena arrivato a destinazione facesse dietro-front cosa accadrebbe? In questa fase è importante inculcare nell'identità soldato qualcosa di più elevato di lui. Potrebbe essere l'amore per la patria, l'amore per il corpo militare a cui si appartiene o più semplicemente si può inculcare il fatto che si debba morire piuttosto che arrendersi e continuare a combattere per la LIBERTA'. A questo punto il percorso di quel ragazzo che era partito da casa molto tempo prima è concluso. adesso è un soldato convinto, pronto a morire per la patria, pieno di nuove risorse, comportamenti, capacità. 
Ovviamente nell'addestramento non possono mancare la "ripetizione" come costante di apprendimento, il "rinforzo" come motore che dia d'importanza alle scelte, la "identificazione" totale nel proprio ruolo e la "associazione" ad un gruppo (camerata, corpo militare, reggimento ect.)

Con quanto scritto sopra NON voglio dire che fare il militare sia male o bene, lungi da me giudicare o criticare. Certamente il mio pensiero è lontano dal concetto che la guerra sia un bene. Ma in questo post voglio solamente focalizzare l'attenzione sulla particolare metodologia d'approccio che, per anni e anni, ha funzionato a più livelli e in diversi continenti, forgiando schiere di uomini pronti a combattere e morire. Benché fossero partiti con poche speranze o poche risorse, adesso vengono considerati, per primi da loro stessi, uomini nuovi con uno scopo nella vita. Ripeto non sto a sindacare su ciò che è bene o ciò che è male. Però è inevitabile che i risultati di cambio d'identità, comportamento, capacità, ambiente e credenze essendo così marcati e ben riusciti possano portare a chiedersi come potrebbe essere utilizzato questo metodo per procurare benessere su questo pianeta, piuttosto che milizia e guerre! Non dimentichiamoci però che questi metodi, magari in modo meno palese, vengono impiegati su molti fronti, per citarne alcuni, il controllo della popolazione attraverso l'economia, l'informazione, la politica, e solitamente tutelano chi ha in questo caso il ruolo di "ipnologo" e meno coloro che sono i "clienti".
Ovviamente ci sono casi in cui l'ipnosi di massa è usata (parole loro) "per il bene della comunità" e in questi casi si tratta di comunità pseudo religiose, gruppi di seguaci di guru ect.  Scusate se ripeto, NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE ERIGERMI AL DI SOPRA DELLE PARTI, anche io come voi sono succube, in un modo o nell'altro di schemi di apprendimento dettati da "grandi pensatori" che sostengono che l'uomo libero potrebbe fare più danni che la grandine. Credo però fermamente che sia importante divulgare più informazioni possibili a tutti coloro che abbiano orecchie per intendere. I diversi punti di vista e la condivisione negli ultimi anni sono forse stati la più grande risorsa che ho conosciuto. Questo anche attraverso internet che, come strumento, non può essere criticato, semplicemente possiamo criticare l'utilizzo che ne facciamo (e credetemi se vi dico che anche nel web c'è tantissima ipnosi di massa!!!). Credo molto nel rendere palese questi argomenti il più possibile perché ognuno di noi prenda coscienza di quanto siamo suggestionabili e indifesi.
Ricordatevi che molti dei più grandi ipnologi e ipnoterapeuti sostengono che l'ipnosi sia il "secondo lavoro più vecchio al mondo" ^_^

E ora parliamo pure della scuola... ambiente che mi è tanto caro!
Molti dei miei insegnanti mi hanno "forgiato la testa" con le loro materie e i loro punti di vista e solo ora, a distanza di anni, mi rendo conto che hanno impiegato un sistema molto simile a quello esposto sopra. Mi sono trovato in un ambiente a me non familiare (la scuola) e mi è stato dato una condotta da rispettare (comportamento). Mi hanno insegnato nuove cose che hanno arricchito le mie capacità e stravolto quello che pensavo fosse l'uomo, la terra, la vita. Hanno condiviso con me ideali, credenze, valori, in modo da farmi conoscere meglio chi sono e formarmi una mia identità. Il bene dell'essere umano, delle popolazioni tutte, la conoscenza e la cultura, la libertà, sono cose per cui adesso vivo e in cui credo. Sono profondamente grato a questi professori...una in particolare è la mia "seconda mamma" PAOLA!
Mi sto chiedendo se anche a voi è successa una cosa simile... Se anche voi avete avvertito che alcune persone vi abbiano cambiato, anche semplicemente attraverso le ripetizioni costanti, giorno dopo giorno...
Ebbene, cari miei, anche questa è ipnosi di massa... ^_^
Come potete constatare gli stessi strumenti che nella prima parte del post ho trattato con tanta cura, possono essere utilizzati per il bene delle persone, delle comunità, delle popolazioni.
E' forse fin troppo facile dirvi adesso che qualsiasi ipnosi, sia ad un soggetto sia di massa, è semplicemente uno strumento e come tale conta solo come lo utilizziamo! Forse ora starete pensando alla breve introduzione che ho fatto proprio sopra, dove vi dicevo che non è tanto importante come l'ipnologo induce lo stato di trance, bensì come lo utilizza...

Vi avevo promesso un video ed eccolo qui sotto, ne vale veramente la pena. Fa una panoramica molto ampia dell'utilizzo dell'ipnosi di massa e sono certo che gradirete...



Spero vivamente che questo post vi sia piaciuto. Erano settimane che avevo intenzione di scriverlo ma il tempo non me lo consentiva. Vi ricordo che i temi da me trattati sono semplificati volutamente di modo che tutti quanti ci si possano approcciare. Esistono milioni di blog e siti dove potete approfondire e sarò contentissimo se qualcuno di voi lo farà.
Mi auguro di avervi incuriosito o magari soltanto avervi fatto osservare qualcosa da un altro punto di vista ^_*

Sentitevi liberi di scrivermi un commento se avete apprezzato 
o se avete domande...

Un abbraccio
Caru



3 marzo 2012

Ipnosi e Giochi di Parole

Salve a tutti ^_^
Oggi affronterò un tema molto chiacchierato, molto controverso e ahimè anche un po' sottovalutato. I giochi di Parole, nell'uso comune e nell'Ipnosi.
Ovviamente l'argomento procurerebbe materiale per un libro intero, ma come al mio solito cercherò di essere comprensibile a tutti coloro che approcciano queste materie come hobby o da poco tempo. A tal proposito, per rendere il post più interessante voglio anche proporvi un video di uno dei più grandi maghi della parola... ma prima: 1,2,3 e partiamo!


Il legante di questo post saranno le "parole", usate tutti i giorni come catalizzatore di attenzione, esperienze raccontate, associazioni a pensieri o azioni, espressioni di sé nel contesto che ci circonda, per far ridere ect...
Ma partiamo subito col comprendere "Parola" cosa significa. Potremmo iniziare dicendo che ha a che fare con due forme, la prima è orale e la seconda è scritta. Ovviamente dovremmo anche fare riferimento alla condizione culturale che crea la convenzione per cui la Parola stessa è accettata come significante un qualcosa di preciso. utilizzando il dizionario etimologico si scopre anche che il termine "parola" è stato sostituito al termine latino "verbum" che sta a significare "la parola fatta carne". Questa ultima considerazione la trovo molto interessante perché si sposa particolarmente bene con l'intento di questo post. E' importante infatti restituire alla Parola il suo naturale ruolo di "creatrice di realtà" specialmente durante l'ipnosi, ma come vedremo più avanti anche nella routine di tutti i giorni.
Nella nostra società, sempre più di corsa, c'è poco tempo per parlare e spesso lo si fa a telefono compiendo contemporaneamente altre attività, potremmo dire quindi che il valore della comunicazione non-verbale viene a mancare, e non può essere sostituita dalla comunicazione verbale e para-verbale. Voglio ricordarvi che, secondo la PNL, l'importanza che hanno queste tre categorie di comunicazione è così ripartita:  




Queste statistiche fanno comprendere immediatamente quante informazioni perdiamo nella nostra vita, sopratutto considerando la cattiva abitudine di non guardare, ascoltare e concentrarsi in quello che ci viene comunicato dalle persone con cui ci relazioniamo.
L'ipnosi dei nostri giorni ha a che fare sempre più con le parole, la verbalizzazione, e sempre meno con le suggestioni fisiche o legate ad altre percezioni. Ciò non significa che la struttura fisiologica di fondo sia cambiata negli anni. L'ipnosi è un meccanismo naturale dell'essere umano, ha origini molto lontane nella storia ma, per quanto si possa pensare, ripete i suoi schemi fisiologici da sempre, anche oggi che la vogliamo vedere come qualcosa di particolare, affascinante o più utile. Infatti l'ipnosi non è altro che un fenomeno di sovraccarico della "mente critica", quella parte che si trova tra il conscio e l'inconscio e che funge da filtro.
Ovviamente possiamo essere sovraccaricati non solo dall'ipnologo bensì anche dalle altre informazioni che ci vengono fornite dal nostro corpo, dalla mente conscia, dall'inconscio e dall'ambiente circostante. La mente critica viene a contatto con parole, profumi, immagini (esterne o interne), movimenti, pensieri e tanto altro. Quando questo filtro naturale non riesce più a contenere informazioni le rilascia direttamente nell'inconscio attraverso un meccanismo noto con il nome di "fight or flight" che ha sede nella mente primitiva. A questo punto siamo molto più suggestionabili e recettivi, ma non dimenticatevi che questo non significa che accettiate tutto, avete ancora la vostra dose di filtri attivi. E' un classico che le persone pensino all'ipnosi con ansia perché temono di poter essere controllati, la realtà è molto distante da questo pensiero. Infatti se durante la fase di trance si utilizza prevalentemente l'inconscio, significa che possiamo controllare molto di più. Mi spiego meglio, quando pensiamo alla mente conscia dovremmo far riferimento solo al 12% di quello che sappiamo o siamo consapevoli di sapere, mentre quando facciamo riferimento all'inconscio abbiamo l'88% della nostra conoscenza a nostra disposizione, ed ecco che quando siamo in stato di trance in realtà siamo molto più recettivi e potenzialmente funzioniamo  meglio.
Una delle trance più comuni che tutti quanti abbiamo esperito è la cosi detta
"High-way Hypnosis" che si verifica quando siamo al volante della nostra macchina in autostrada e dopo poco cominciamo a vagare con i nostri pensieri, Altri fenomeni di trance li abbiamo durante la visione di un film al cinema, se ci pensate bene lì sì che siamo sovraccaricati, i suoni, le dinamiche tra attori, le emozioni continuano a farci entrare sempre di più all'interno della storia e ci permettiamo di esperire amore , odio, ilarità, paura, tensione in accordo con la trama del film... beh in quel momento siamo in trance, non ci rendiamo conto di quello che sta accanto a noi o davanti a noi, siamo presi totalmente dal film.

Forse ora vi starete chiedendo come si possano sposare i due concetti esposti qui sopra, ovvero le Parole e l'ipnosi, ebbene eccoci arrivati al punto ^_*
Le parole hanno il potere di creare in noi moltissimi stati d'animo e di farceli vivere a livelli più o meno intensi, certe volte condizionando le nostre scelte e certe altre rinforzando i nostri valori. I grandi oratori conoscono molto bene il potere delle parole e fanno largo utilizzo di quella che viene chiamata "ipnosi conversazionale" o con il termine tecnico "covert hypnosis".
Vi ricordo che io qui sto scrivendo e quindi per me sarà difficile portarvi in giro con la vostra immaginazione, a meno che voi non vogliate leggere a voce alta dentro la vostra testa, in modo che possiate esperire quello che significa essere immersi nel grande mare delle parole... là dove anche un piccolo fiume o rigagnolo di lettere può essere preso in considerazione e attraverso di esso cominciare a sentirti intriso di quell'umore sano che possono portare certe voci....specialmente se si fa riferimento ad una cena con amici, o frasi di commiato dopo una festa particolarmente ben riuscita... e siccome stai cercando di non avvertire altro che la comodità della sedia sulla quale sei seduto, ora, puoi anche cominciare a servirti delle immagini suscitate dal tuo più profondo... senso di tenerezza, mentre mi approccio a chiederti di osservare con più calma come stai respirando... e torna all'immagine del fiume che scorre e scorre, guarda se scorre da sinistra verso destra o da destra verso sinistra... con moto ondulatorio, ascolta la tua voce narrante interna che racconta la storia di un principe e di una principessa che a cavallo passano questo fiume e si bagnano i piedi... e lasciano orme profonde come i tuoi respiri... la luce dello schermo si fa piano piano distinta e la comodità accresce l'interesse... la tua voce sempre più gentile si accomoda all'indietro e mentre ti chiedi dove portino queste parole... siccome sei arrivato fino qui, fai un altro passo che ti conduca a sentirti felice... mentre ritrovi quella volta in cui hai sorriso come non mai alla vista di quel piccolo bambino che ti teneva un dito...con la sua piccola mano stringe un patto con te... "ti senti piacevolmente sereno per tutta la sera"... e ogni volta che ripensi a quel fiume di parole che tra lettere e francobolli si sposta dalla posta alla tua cassetta delle lettere... quelle che compongono il tuo nome... quello che ti stai dicendo in testa per tornare qui... fai un bel respiro e sorridi...


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Bene! Bentornati all'articolo...^_^... ripensando all'ultima ventina di righe che avete appena letto potreste riagganciarvi a delle belle sensazioni, oppure non aver capito assolutamente niente di quello che ho scritto se siete stati troppo severi con me... e sopratutto con voi stessi. Ciò nonostante provate a comprendere come le parole possano rintracciare in noi diversi stati emotivi, immagini, sapori o ricordi, semplicemente essendo pronunciate nel verso giusto. Se poi addizionate alle parole tutta la parte della comunicazione para-verbale e non-verbale, potete immaginarvi come si possano integrare diversi livelli di percezione ed arrivare a quel fenomeno chiamato "overloading" (sovraccarico) al quale facevo riferimento prima.
Tempo fa mi sono cimentato a scrivere uno spettacolo teatrale che narrava di due artisti. Uno di questi ero io, il musicista, e l'altro era un collega attore che faceva la parte del regista. Era uno spettacolo improntato sulla comunicazione interpersonale di due soggetti che raccontavano la propria visione del mondo attraverso le esperienze artistiche e c'erano diversi giochi di parole. Vorrei riportare qui un piccolo stralcio di quel lavoro che mi prese quasi un anno di tempo. Lo faccio non tanto per auto-celebrazione, piuttosto per documentare come anche il teatro faccia uso massiccio di linguaggi ipnotici a più livelli. In questo passaggio, un attore chiede all'altro di parlargli di alcuni temi inerenti la geometria, le unità di misura, il dubbio e l'inevitabile. Ovviamente lo fa per metterlo in difficoltà difronte al pubblico, e l'altro risponde così:


"...sì, beh, è inevitabile avere una dose di dubbio
il metro è cubo e cuba libre
il terzino triangola il calcio d'angolo
il servizio area ma l'area è di servizio
e mentre l'atmosfera si fa piccante
c'è una retta da pagare.
Mi viene un cerchio alla testa
e poi cerchi, cerchi...
non so che cerchi...
così anche io cerco
e non cerchio,
come fa la prof. nei temi,
che certo non temono che i conti non quadrino, ma contino...
come chi è conte conta e d'altro canto canta,
sopra il rombo di una moto:
ciò che è nuovo non è noto, per il puzzo non c'è foto!" 


Siete riusciti a trovare le parole e gli argomenti richiesti dal collega? Oppure vi siete lasciati trasportare dal contesto?...
Lo spettacolo andava avanti con altri giochi di parole tipo:


"..è meglio...so fare ma non faccio o 
non so m'affaccio?
E se t'affacci che faccia faccio?
Oppure... non so e non faccio..ma faccio?!?
beh, di faccia la feccia dispaccia una traccia:
che io faccia
che tu faccia 
che lui faccia
perché noi facciamo
e voi, invece, solo facciate.....per terra!"


Avete colto il senso? Oppure vi siete fatti trasportare dalla musicalità e dalle consonanze?
Un altro bell'esempio di come le parole ci facciano volare distante è espresso nel file audio che trovate in testa al mio blog, proprio sotto il logo (Io rido). Quella serata è stata registrata durante una mia performance insieme al collega attore Pasquale Scalzi (voce narrante) che ringrazio vivamente, amico di mille nottate passate insieme a parlare di tutto!
Quotidianamente noi siamo irrorati da giochi di parole e doppi sensi senza troppo badarci o farci caso, ma sappiate che il nostro inconscio ne tiene conto eccome!
Durante le sedute d'ipnosi, l'ipnologo fornisce svariati giochi di parole al cliente, favorendo così un naturale e progressivo stato di trance. Questo avviene con il consenso e l'approvazione del cliente ai fini della terapia o comunque per il ripescaggio di stati risorsa o il rilassamento dalle tensioni.
Il problema è che questi meccanismi, i medesimi meccanismi, vengono utilizzati anche dalla TV, dalle pubblicità, dai giornali e da tutti quei mezzi che tendono a farci comprare di più o che traggono vantaggio nel farci pensare in un certo modo, senza il nostro consenso. Conoscere questi potenti mezzi può essere davvero utile, per esempio al fine di non cascare in trappole come quelle che architettano nei "grandi centri commerciali" dove ogni singola cosa viene esposta e pensata perché il cliente vada progressivamente in trance. Non fraintendetemi, NON voglio dire che sia tutto un male e a fini malevoli (NON sto facendo di tutta l'erba un fascio). Voglio piuttosto farvi riflettere su quanto possano le parole (dette, ascoltate, lette...) indurci non solo a comportarci in determinati modi ma sopratutto farci avvertire emozioni e stati d'animo di tutti i tipi. Vi è mai capitato di sentirvi felici per aver comprato un maglione nuovo?
Ci sono milioni di discussioni sul web riguardanti manipolazione, suggestione, influenza ed educazione. Il fatto è che tutto sommato queste parole conducono sempre nel solito luogo, nel grande calderone della comunicazione. Lo strumento che utilizziamo NON può mai, e ripeto MAI essere demonizzato!!! L'unica cosa che possiamo fare è renderci conto che certi strumenti funzionano meglio di altri, conoscerli ed utilizzarli al meglio, senza prevaricare sugli altri. Dopo tutto in qualche modo dobbiamo comunicare. Compito nostro è cercare di ottenere il miglior risultato e che soddisfi entrambe le parti in gioco. 
Una bella frase che voglio regalarvi è:  "Ottieni ciò che dai!"
Anche per oggi sono arrivato al capolinea, mi fermo qui. Spero di avervi incuriosito e che abbiate gradito la lettura. Come al solito vi ricordo che i temi trattati sono volutamente semplificati e tenuti leggeri, in modo che tutti quanti possano comprendere. Spetta a voi ora rimboccarvi le maniche e continuare ad informarvi ^_*
All'inizio del post vi avevo promesso che avrei messo un video attinente ai temi trattati. Ebbene son contento di consigliarvi uno dei miei "attori" preferiti, uno di quelli che con le parole costruisce castelli. Uno dei pochi con i quali andare in trance è così divertente. 
Lo reputo un grande ipnologo...Spero gradiate ^_^






Sentitevi liberi di postare un commento
se avete apprezzato
se avete domande
suggerimenti...


Un abbraccio
Caru






PS: per coloro che hanno visto il video... vi siete accorti come alla fine del video il ragazzo che entra per ringraziare e fare domande, abbia completamente distrutto il mood che Bergonzoni aveva creato con il pubblico?... vi siete accorti di come sia facile rovinare una cosa bella con pochissime parole?... certe volte i calci nelle palle dovrebbero essere leciti.. ehehehehhe ^_^
come dice il "maestro"   "...certe persone sono un danno, sono pericolose, ci vorrebbe una maglietta con su scritto...nuoce gravemente la salute" ^_^