Stralcio "Secondo Corso di PNL"

10 giugno 2012

Dicono di Me

Questa pagina del mio CaruBlog vuole essere un modo per far comprendere ai miei lettori come la PNL possa essere impiegata per far assaporare la vita in modo molto più entusiasmante. So perfettamente che quando si pronuncia la parola 
"programmazione neuro-linguistica" si corre il rischio di essere presi per venditori, manipolatori e personaggi poco raccomandabili eheheheeheh ... 
questo perchè spesso la PNL viene utilizzata a scopo di lucro o solo per aggirare gli ostacoli durante una trattativa d'affari, oppure per vendere qualche corso di formazione e di crescita personale ad aziende che hanno bisogno di investire nella formazione dei manager...
So benissimo cosa succede se si digita la parola "PNL" su un motore di ricerca e conosco altrettanto bene qual'è il risultato delle prime dieci pagine... anche io come voi all'inizio facevo così e sono incappato in "meccanismi alquanto stravaganti" ^_^
Vorrei far presente però che ogni strumento può essere utilizzato in diversi modi e che è assolutamente sbagliato accusare lo strumento, se mai ci si può limitare a discuterne l'impiego!
Durante gli anni ho ricevuto diversi feed back dai miei clienti e allievi, qui di seguito ne riporto solo alcuni che a mio avviso portano con sé informazioni importanti. Ovviamente tutti coloro che vengono citati hanno dato la disponibilità ad essere pubblicati ma per correttezza, non riporterò mai il nome e ho tagliato delle parti troppo confidenziali, lasciando solo il senso di quello che a mio avviso deve trasparire.
Vorrei sottolineare che il lavoro che svolgo non ha a che fare solo con il rapporto 
operatore-cliente e qui di seguito sarà palese quanto chi opera nel mio settore abbia a che fare sopratutto con PERSONE!!!
Quando si tratta professionalmente la PNL, il coaching,  la musica (musicalità corporea) e tutte le altre forme di crescita personale non ci si può fermare a pensare meramente ai soldi!  Facendo così si rischierebbe di perdere tutta quella parte del rapporto di fiducia e crescita implicito nella vita delle persone con cui stiamo lavorando.
NON ho intenzione di farmi della semplice pubblicità, sebbene  la migliore forma di riconoscimento sia l'effettiva efficacia del proprio lavoro, ho l'intenzione di rendere palese come alcuni "trattamenti" possano davvero fare la differenza.
Voglio anche "togliermi un sassolino dalla scarpa" dicendo che non ho assolutamente niente contro gli Psicologi, gli Psichiatri o i medici in genere...anzi!  Da parte mia c'è molto rispetto di queste professioni e non manco mai di condividere, con i miei amici psicologi, le informazioni e le tecniche usate in PNL. Troppo spesso si sentono e si leggono frasi di accusa contro questa o quella professione e, a parer mio, non fanno altro che alimentare la confusione e la cattiva informazione. Tuttavia è anche giusto sottolineare che in Italia non esiste ancora una vera e propria categoria riconosciuta per quanto riguarda la programmazione neuro-linguistica e questo va a discapito di molte persone che ancora oggi non riescono a comprendere quanto possano beneficiare della PNL. In America e in larga parte degli stati europei il ruolo del "piennellista" è più che accreditato e da parte della popolazione c'è piena fiducia nelle tematiche trattate dalle materie che la PNL approfondisce ormai da più di 40 anni. Stesso discorso vale nel ambito dell'ipnosi. Pensate che  in buona parte degli Stati  americani il ruolo del ipnoterapeuta è riconosciuto, e lo statuto scritto tra il 1968 e il 1969 dal doct. John Kappas dice che un ipnoterapeuta può trattare ufficialmente ogni caso proposto dal cliente a meno che non abbia gravi disordini cognitivi o emotivi.  Questo la dice lunga su quanto siamo indietro nel nostro paese... se poi ci mettiamo nel mezzo che in America per essere ipnoterapeuta non bisogna essere necessariamente laureati... la dice ancora più lunga!!!
Ma torniamo a noi e alla ragione di questo mio post... riassumendo:
il materiale qui sotto riportato fa parte di feedback che ho ricevuto negli anni e serve esclusivamente per prendere visione di quello che la PNL può fare.
Non troverete descrizioni di tecniche o concetti, piuttosto verrete a contatto con percezioni ed esperienze di chi ha lavorato con me alla ricerca di risultati.
I soggetti che hanno scritto appaiono solo con iniziali ed età, sebbene mi abbiano dato il loro permesso per essere pubblicati.
Mi fido della vostra buona educazione e della vostra solidarietà nel leggere i seguenti scritti rispettando le vicende che trapelano, dopo tutto si parla di vita VERA!
Sappiate che ci vuole un bel coraggio per condividere le proprie vicende e metterle alla mercé di tutti... quindi abbiatene cura.


OK si parte...

Per quanto riguarda la prima testimonianza, avendo lavorato con un bambino di 10 anni i feed back che ho ricevuto sono stati scritti dalla madre e per correttezza, anche se mi ha dato il consenso a riportare quanto scritto, ci tengo a rispettare la loro privacy quindi riporterò le iniziali e l'età della madre ma per quanto riguarda il bambino lo chiamerò "GIGI".
Io ho cercato di non alterare mai il loro modo di scrivere, mi sono limitato sostanzialmente a fare dei piccoli tagli... mi sembrava giusto che ognuno potesse raccontare la propria storia utilizzando le parole che meglio ritenevano esprimere l'esperienza trascorsa.
Tutte le altre testimonianze sono di seguito
Buona lettura...




G. C. 38
ho portato GIGI da te per puro caso perchè, per caso, ho letto un depliant pubblicitario sotto il tergicristalli della mia auto, caso molto strano direi visto che i depliant lasciati sulle auto non li guardo mai!!!!
Ho portato GIGI da te perchè tu sei un insegnante di musica e perchè so per certo che GIGI  ama la musica!....sono venuta da te spiegandoti quali fossero le difficoltà di GIGI e con la paura di un tuo rifiuto, considerato che altre persone già avevano espresso di aver problemi a trattare con mio figlio e i suoi handicap. L'ho portato da te perchè tu potessi insegnare un pò di musica a  GIGI , e non mi importava in che modo, io volevo solo fare ciò che credo che ogni genitore debba fare per il proprio figlio: assecondare e aiutare a sviluppare le attitudini del proprio figlio. 
Io sò benissimo che GIGI non diventerà mai un grande musicista perchè il suo handicap non glielo permette ma, cavoli, non mi sembra questo un motivo valido per non favorire lo sviluppo delle sue attitudini!!!!!GIGI ha iniziato a venire a lezione da te alla fine del 2010 e, quasi da subito, lui è cambiato...il suo livello di attenzione è aumentato e la sua capacità espressiva è anch'essa migliorata!...i suoi miglioramenti sono stati così visibili che anche le sue insegnanti, durante il PEI intermedio di gennaio, l'hanno detto...che smacco è stato per la neuropsichiatra, per l'assistente sociale con tutti i suoi educatori, e per la logopedista!!!!!!
Caruso, avresti dovuto vedere le facce della neuropsichiatra, dell'assistente sociale e della logopedista durante il PEI mentre le insegnanti parlavano del miglioramento di 
GIGI .
Io in quell'occasione non ho potuto fare a meno di raccontare il percorso che  GIGI  ha iniziato con te! In verità io sapevo perchè GIGI fosse cambiato e non volevo che si prendessero loro un merito che non era certo loro!
Io credevo di portare semplicemente
 GIGI a fare delle lezioni di musica da te, in realtà abbiamo iniziato un percorso di crescita che non ha riguardato solo GIGI ma che ha coinvolto anche me. Certo era inevitabile che io venissi coinvolta visto che non c'è niente di più importante per un bambino dei genitori e del rapporto con loro.
In realtà 
GIGI è cambiato così tanto e così rapidamente perchè anch'io ho iniziato a cambiare e con me è iniziato a cambiare anche il rapporto che io avevo con lui. Piano piano ho imparato a porre attenzione a cose che prima non vedevo e a non dare troppa importanza ad altre.
Quando ti ho portato
 GIGI la prima volta per me era come se ti avessi portato una macchina difettosa, ma tu non lo guardavi come una macchina difettosa ma come se fosse perfetto e così, attraverso i tuoi occhi, io ho imparato a guardare GIGI come se fosse perfetto così com'è! All'inizio non capivo perchè lo guardassi come se fosse qualcosa di bello da guardare perchè per me era sempre come una macchina difettosa, io non capivo ma ero curiosa e, piano piano, ho cominciato a vedere tutto ciò che c'è di bello in lui e adesso lo trovo una creatura così meravigliosa che non mi importa se è un bambino portatore di handicap!!!
Sai, io lo sò che
 GIGI è un individuo a sè con una volontà tutta sua e che io lo devo trattare come tale ma, per me, quando una persona fa una carezza o un gesto gentile a GIGI io lo sento come se lo facesse a me, così come se qualcuno tratta male GIGI e come se trattasse male me.
Ricordi quella volta che tu hai preso un foglio di carta e lo hai strappato in piccolissime parti, poi le hai racchiuse fra le tue mani e infine le hai buttate per aria?!...non sò se ti ricordi...forse ti ricordi la faccia stupita e contenta di GIGI...non sò però se hai guardato anche la mia perchè se l'avessi vista, avresti potuto osservare la stessa espressione stupita e contenta!...quella volta mi sono sentita come se avessi io 10 anni e come se al posto di GIGI  ci fossi io!!!
Se sposto la lancetta del tempo indietro di un anno ti assicuro che non mi riconosco, io non avrei mai potuto credere di poter cambiare in questo modo e adesso sono contenta e non vorrei più smettere di cambiare perchè per me questo cambiamento ha voluto dire crescere ed io non vorrei più smettere di crescere. Questa mia voglia di cambiare è così grande che è come se avessi fame di crescere!!!
Sarò sempre grata a Dio o al caso, che mi ha portato non solo a leggere un banalissimo depliant sotto il tergicristalli della mia auto, e poi a telefonare, perchè in questo modo io e 
GIGI abbiamo conosciuto un nuovo modo di vivere!

L.P. 37
In seguito alla malattia e alla morte ravvicinata dei miei genitori, ho sofferto per due anni di diversi disturbi quotidiani, quali depressione, agorafobia, attacchi di panico, insonnia, difficoltà a concentrarmi, a scrivere, tachicardia, e altro ancora. Insomma, un disastro. 
Dal momento che la mia vita si era trasformata in un inferno, e che questo aveva delle logiche ripercussioni sul mio rendimento lavorativo, mi ero rivolta a due psicologi, a distanza di un anno dal altro, senza però trovare alcun giovamento. Sapevo poco e niente della PNL, soprattutto non ne conoscevo l’uso "terapeutico", così, quando conobbi Caruso, che mi accennò al fatto che tramite questa disciplina fosse possibile trovare un po’ di sollievo, decisi
di provare. L’esito fu incredibile. Ricordo che, per la prima volta, le parole di qualcuno, in risposta a ciò che raccontavo della mia situazione e dei miei sintomi, non mi suscitarono fastidio, portandomi alla chiusura. Per la prima volta, qualcuno mi disse le cose che avevo bisogno di sentire, senza che me ne fossi mai resa conto prima. E con un tono di voce e un’impostazione che la mia mente riuscì ad accettare. Fu un po’ come un unguento lenitivo, sopra una ferita infiammata da molto tempo. Mi piacque l’approccio professionale ma umano di Caruso. Con lui non mi sentii un “soggetto”, ma una persona. Soprattutto, il modo da lui adottato di affrontare il problema, anzi i problemi che mi avvelenavano la vita, fu completamente diverso da quelli da me già sperimentati, e invece di spingermi a erigere il muro che ero solita erigere quando qualcosa mi infastidiva, riuscì a farmi vedere le cose in modo diverso, o meglio, riuscì a sciogliere ciò che credevo fosse diventato una montagna
insormontabile di difficoltà. Lavorammo sulla mia incapacità di dormire, sull’agorafobia, sul mio terrore di prendere mezzi pubblici, la mia visione di me stessa. In seguito a quella seduta (lo ricordo come fosse ieri), feci la prima dormita serena dopo due anni. E dopo quel giorno, non ho più sofferto di insonnia, di attacchi di panico, di tachicardia, ho ricominciato a prendere treni e mezzi pubblici senza problema. Ora che sto bene, mi domando come abbia fatto a vivere in quello stato per due anni.



A.G. 43
Dire di averti incontrato in un periodo particolare della mia vita, alla luce della sincronicità  di Jung, assume un senso preciso, il mio percorso doveva cominciare in quel momento, perchè altrimenti si sarebbe arrestato, come è successo con gli altri precedentemente intrapresi.
Dare una definizione di quello che sei stato per me è praticamente impossibile, hai attraversato molte fasi,comunque in tutto questo sei stato un punto di riferimento fisso e costante. La tua dedizione allo studio è la prima cosa che mi ha colpita di te, io ti invidiavo, pensavo -"ma come caspita fa, a ricordare tutto quello che legge e tirarlo fuori al momento opportuno?" conoscendoti meglio, poi mi sono resa conto del coinvolgimento che ci metti nell'apprendere, dell'arte che hai nel saperti tuffare in un libro, assorbirlo, rielaborarlo ed "usarlo" nel quotidiano, e tutto questo è passione, non si insegna.

Ho quindi appreso da te che la lettura veloce ed approssimativa non ha senso, ma che c'è bisogno di fermarsi e leggere e rileggere anche un solo rigo, senza muoversi da li finché non è diventato "tuo". Chiaramente non ne sapevo assolutamente niente di pnl, e quindi ogni tanto toccava bussare alla tua porta per avere delucidazioni, e ricordo molto bene anche le tue aspre risposte, che li per li mi facevano arrabbiare ovviamente, ma inconsciamente mi spronavano a cercarmele da sola quelle risposte, per poi tornare da te e schiaffartele in faccia, orgogliosa più di prima, e invece, senza accorgermene, avevo fatto il tuo gioco, mi avevi risvegliato la curiosità e soprattutto mi avevi fatto scoprire la felicità di cercarsi le risposte da soli. Questo vuol dire insegnare ad una persona a crescere!
Ricordo ancora la prima volta che mi parlasti di fisica quantistica (che solo il nome mi faceva girare la testa) e mi son detta -no, basta, questo è troppo, qui si esagera- ehehehehe non ci posso pensare senza sorridere, non avrei mai immaginato che mentre andavo avanti nel mio percorso mi ci sarei trovata da sola davanti alla quantistica, e mi sarei appassionata così tanto da iniziare ad allargare gli orizzonti e a scoprire da sola tutti i collegamenti con la pnl e con Jung e la logica fuzzy.
La tua dedizione allo studio è stato uno sprone per me, io, lontana anni luce dal fare una cosa per bene, dall'iniziarla e finirla, ho imparato da te il valore della conquista di ottenere un risultato e di valorizzarmi per questo, di dare un senso alle cose che faccio e al come le faccio. Ho  così iniziato a fare delle scelte, anche il mio tempo valeva qualcosa.
Avevo sete di conoscere,di assorbire. mi incuriosiva il tuo modo ordinato di intraprendere un discorso, che li per li sembrava vago, quasi inadeguato, ma che invece era solo un tremendo giro di giostra che, senza farsene accorgere, conteneva in se il tesoro che volevi trasmettere, il cambiamento che io cercavo...e che alla fine dei giochi, piantavi dritto nel subconscio. 
Ora lo so , ora che ho un minimo di conoscenze posso capire cosa stavi in realtà facendo, ma ora so anche che tu lo fai in un modo molto personale, credo che tu abbia un qualcosa di naturale , la tua eccellenza è proprio questa precisione meticolosa, questa lucidità interna, l'equilibrata presenza nel qui e ora. e di conseguenza, questo tuo modo di affrontare la vita e relazionarti con gli altri risulta molto caratteristico e particolare.

F.P. 19
"C'è tanta roba da fare!" è una delle frasi che mi sento dire più spesso da Caruso. 

Ci si aspetterebbe di trattare solo di musica a delle lezioni di batteria ma non è così. Gli argomenti che affrontiamo sono tanti, molto vari e tutti interconnessi tra loro. Grazie alla cultura che Caruso ha coltivato negli anni e che continua ad accrescere affrontando tematiche che vanno dalla musica ( non sono ancora riuscito a fare una stima precisa degli strumenti che suona) alla PNL, negli ultimi tempi sta appassionando anche me. Le capacità che Caruso ha affinato riguardo la PNL fanno si che riesca a capire, attraverso il linguaggio del corpo, ciò che pensano gli allievi in modo da poter gestire al meglio le lezioni. Il suo metodo di insegnamento mira a sviluppare l'estrosità e la creatività di ogni suo studente e, quindi, a non rilegare quest'ultimo dietro libri o metodi pieni di esercizi già scritti. Inoltre ci spiega, con un'ottima proprietà linguistica, come riuscire a focalizzare e schematizzare ciò che ci interessa, come riuscire a superare le 'limitazioni' che ci poniamo e, come poter cambiare i nostri stati d'animo attraverso piccole accortezze. Nell'ascoltare e osservare Caruso durante le lezioni ho scoperto di avere molti interessi oltre la batteria, ora mi appassiona anche la linguistica, la PNL e l'Ipnosi. Tutto questo fa parte di un percorso che sto facendo insieme ad un'insegnante che mi ha dato, e che mi darà, molti spunti per temi nuovi. Ho imparato che ogni argomento può essere approfondito sempre più, può essere osservato da vari punti di vista e può essere valutato in tutte le sue sfaccettature.

L.G. 21
Ho conosciuto Caruso Colzi nell'ottobre 2003, è la persona che mi ha fatto conoscere la musica e i diversi modi con cui una persona ci si può rapportare, mi ha sempre ricordato che il percorso che stavo facendo con la musica doveva necessariamente passare dalla mia personalità e dalle mie emozioni. Durante le lezioni mi sono emozionata ogni volta, sono usciti fuori i miei lati migliori e quelli peggiori, man mano che Caruso mi insegnava ad affrontare gli esercizi e gli errori in musica,  mi scontravo sempre con qualche lato del mio carattere che poteva essere migliorato, in qualche blocco mentale, qualche "muro"... con lui ho affrontato anche quelli, sempre attraverso la musica.
Caruso mi ha sempre ascoltato e mi ha sempre risposto, a 13 anni succedeva che mi sentissi un po' la regina dell'universo e ogni tanto me lo ricordava che ancora ce ne sarebbero state tante da passare... In ogni caso per me era fondamentale questo scambio, ultimamente ho anche pensato che ha un po' colmato quei momenti in cui un genitore non sa bene da che parte rifarsi quando una ragazzina entra in quel periodo della vita.
I consigli di Caruso sono serviti per superare altre piccole sfide della vita di tutti i giorni e senza accorgermene col tempo hanno funzionato anche in musica.
Non era semplice affrontare ogni settimana i miei difetti caratteriali, proprio quelli che mi limitavano in ogni occasione...una tragedia ogni lezione, il lato positivo è stato che in quel periodo quando dovevo affrontare la scuola, gli amici e la famiglia mi sembrava di essere fortissima e di poter sopportare tutto!
Ci sono stati diversi scalini musicali e personali e Caruso mi ha insegnato come concentrarmi con la musica e quindi controllare la mia parte che pensa a mille altre cose mentre sto suonando. Ogni tanto mi lascia  un quarto d'ora-venti minuti per farsi dire come va la mia vita, e visto che praticamente sempre mi lamento, Caruso mi riporta coi piedi per terra, trasforma il mio discorso ingarbugliato in un concetto semplice e mi regala un po' di energia.

Va da sé che queste testimonianze sono una piccola parte di quelle che puntualmente mi arrivano. Ho voluto riportare queste in particolare perchè le ritengo abbastanza eterogenee fra loro, sia come linguaggio sia come esperienze. Ho optato per non riportare i casi più struggenti o quelli più facili ed il motivo è lo stesso... voglio sapere che l'intensità delle cose scritte sia valutato con tranquillità, senza intromettersi troppo nella vita degli altri e senza dare occasione di poter fare facili commenti.
Spero che abbiate gradito e che in parte vi siate riconosciuti in qualche passaggio, questo significherebbe che anche voi state crescendo e migliorando ogni giorno... e se è così, siete sulla buona strada ^_*


Vi vorrei lasciare con una sorta di mantra che può essere praticato una ventina di volte al giorno e che da davvero i suoi frutti!
Fa parte di un metodo di "auto-suggestione" che ha diversi anni e l'autore porta il nome di




Un abbraccio
Caru ^_^